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Isolamento raccontato da due voci poetiche
“Il Gazzettino”

Due sguardi poetici assolutamente individuali, in un progetto da cui traspare – confermato da alcuni indizi seminati tra le pagine – il filo di un dialogo.

“E viva!” (Zacinto Edizioni, pp. 64, euro 10) è una singolare raccolta di liriche firmata da Francesca Brandes e Valter Esposito: un coraggioso progetto editoriale concepito nei mesi di lockdown, che vanta una prefazione importante del critico e docente cafoscarino Alessandro Scarsella, e una suggestiva “immagine di strada” in copertina, scatto di Margherita Ruglioni. Francesca Brandes, giornalista e curatrice d’arte, quasi a depistare il clima difficile di emergenza sanitaria, apre “Canzone” con un inno all’amore e al saper abbracciare una lieta leggerezza: «Fino alla fine del mondo / amerò i tuoi occhi / la sottile negligenza / dello sguardo. / Mi hanno insegnato / a ridere di noi / delle cose non vere / l’odore della plastica / le imprese perfette».

In “Bucato d’aprile” prosegue l’attenzione ai piccoli gesti quotidiani, che forse lo “strano aprile” ha contribuito a far emergere: «L’allegria passa sui fili del bucato / sbatte insolente pretende attenzione / nei gesti consueti». Un cenno di “poetica” ne “La poesia?”, dove il gesto della scrittura rivela anche il valore del “far ordine”: «Eppure nell’appunto, / la penna sulla carta, / tornano a posto le cose / il prima e il dopo / il giusto e lo stupido», per proseguire con sottile distacco: «quasi una nota della spesa».

Sprazzi d vitalità nella prima lirica di Valter Esposito, giornalista anch’esso, con già diversi riconoscimenti in campo poetico: se non ci può muovere, ad essere viva è la propria mente. E nell’immaginario poetico tutto è consentito: «Al semaforo rosso / passa lo stesso / non è tempo di fermarsi» e, poco dopo, pure «Il silenzio / è come il tango / è un vortice virile / che emana emozione».

Anche Esposito non si sottrae e stila la sua idea di poesia, mettendosi a nudo (come poi farà nell’autobiografica, tra il serio e l’ironico, “Io sono Valter”): «Che cos’è la poesia? / È la mia orrenda malattia, / è quel dolore che non mi abbandona, / ma mi rende felice / e mi porta di fronte al vostro giudizio». Pregna l’immagine: «I poeti sono la voce / sotto la pioggia / consapevoli delle loro parole cancellate».

Quanto all’aver portato avanti una raccolta poetica a due voci, Alessandro Scarsella nella prefazione ne ravvisa una decisa particolarità, che contribuisce a porre in secondo piano l’idea di “poesia” come “manifestazione indiretta del narcisismo”»: proprio la scelta della condivisione, sarebbe causa della sospensione del consueto «benefico, quantunque tribolato, protagonismo».

di Riccardo Petito
BAGLIORI D’ISTANTI
Lucia Guidorizzi: Dialogo poetico dei giorni reclusi
“Cartesensibili”

Accade, nei giorni reclusi della Primavera 2020 che due amici poeti decidano di scrivere per raccontare in versi il loro modo di vivere questa sospensione, al pari di un’epochè husserliana, esplorando le tonalità emotive legate a quest’esperienza. Da questa decisione è scaturito il libro di poesie “E viva!”, (Zacinto edizioni, 2020), un inno alla vita e una testimonianza preziosa di come le risorse insite nel quotidiano possano offrire speranza e nutrimento.  In questo “itinerarium mentis” tra i due autori, Francesca Ruth Brandes e Valter Esposito, s’instaura un dialogo luminoso e teso, che si suddivide in due parti del libro e  che come due diversi pezzi musicali, crea spunti , contrappunti e variazioni sul tema.

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Per leggere la recensione completa: https://cartesensibili.wordpress.com/2020/11/28/bagliori-distanti-lucia-guidorizzi-dialogo-poetico-dei-giorni-reclusi/

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