Dopo ‘Vagazioni’ e ‘Corpo bifronte’, Salvatore Rondello ha pubblicato recentemente per Zacinto Edizioni un nuovo testo poetico dal titolo ‘Acrosticamente’ proseguendo la forma letteraria dell’acrostico.
Dalla significativa e brillante prefazione di Franco Campegiani, “L’idea che vi soggiace e quella di un tesoro nascosto, custodito nello scrigno del componimento, la cui chiave segreta sta nelle iniziali di ogni verso. In origine la pratica aveva funzioni probabilmente magiche, ma finì pian piano per assumere connotazioni ludiche. L’uso che ne fa Rondello è di tipo mnemonico, quasi a voler fissare un monito in sigle facilmente memorizzabili. Si tratta perlopiù di manifesti e di appelli che invitano ad una visione etica e sana della vita, con occhi puntati all’humanitas che ci vive dentro, ma che tendiamo purtroppo, da sempre a far cadere in oblio”.
In conclusione, “L’espressione nitida e luminosa, concisa alla stregua di haiku, fotografa immagini della vita quotidiana, ritraendo fatti, persone o cose che il poeta non commenta, conducendo il lettore sulle soglie di una riflessione che è chiamato a svolgere da sé. Il minimalismo che caratterizza questa espressione letteraria è ricerca dell’essenziale, dell’universalità. Niente a che vedere con l’uso che del termine fanno quelle correnti artistiche che tendono, al contrario, all’eliminazione dell’anima in favore dell’oggettività”.
Dunque, la poetica di Salvatore Rondello si distingue in campo letterario per stile ed espressione, contribuendo alla crescita dell’umanità e della letteratura italiana.
Non a caso ha ricevuto già diversi riconoscimenti e premi letterari (secondo classificato nella Terza edizione del Premio Internazionale ‘Salvatore Quasimodo’; Terzo classificato nella quinta edizione del Premio Città di Battipaglia; finalista nella XII edizione del Premio europeo ‘Wilde’; finalista nella seconda e quarta edizione del Premio Internazionale ‘Salvatore Quasimodo’).
Inoltre, alcune sue poesie si trovano pubblicate in dieci antologie diverse.